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Sconnessi Day. E pure sto internet se lo semo levato dalle p….!

sconnessi day

Festa internazionale dell’asocialità.

Sintomi: cervello in tilt.

Cura: lanciare lo smartphone dalla finestra.

 

Lo Sconnessi Day, non è la festa delle buche delle strade di Roma, bensì una giornata che si celebra il 22 febbraio, per sensibilizzare la popolazione mondiale a un corretto uso della tecnologia.

Istituita nel 2018, l’iniziativa cerca di costruire un argine al fenomeno della nomofobia, ossia la paura di rimanere disconnessi, e, quindi, essere tagliati fuori da tutto.

Un giorno senza Internet, questa è la sfida. Un obiettivo certamente arduo e ambizioso.

Il fenomeno della nomofobia, ossia della paura di rimanere disconnessi, non è da sottovalutare. Le manifestazioni sono varie e diversificate, dal terrore che il telefono si scarichi, alla dipendenza dalle chat e dai social, l’esigenza di essere raggiungibili in qualsiasi momento per sentirsi parte effettiva del mondo. La sensazione che traspare è che per esistere davvero oggi si ha bisogno di Internet.

La situazione rischia di prendere una piega difficilmente controllabile. 

Se da un lato, l’evoluzione tecnologica facilita sicuramente la vita, dall’altro si rischia di perdere la percezione della realtà, tralasciando la comunicazione reale e i rapporti con l’esterno.

Secondo recenti statistiche il tempo medio giornaliero trascorso sulla rete dagli utenti di tutto il mondo è pari a 6 ore e 37 minuti, diminuito di 20 minuti rispetto allo scorso anno, riportando il totale al livello del 2019.

 

Il dato più saliente è però un altro. Si è ormai compiuta la transizione dal computer allo smartphone come principale piattaforma di navigazione: il 92,1% del traffico Internet proviene infatti dalla connessione via cellulare.

 

Ciò che dà da pensare è che questi numeri non riguardano solamente le sole generazioni xyzkw. Infatti, se tra i 16 e i 24 anni la percentuale di utilizzo dello smartphone come veicolo di accesso alla rete si attesta intorno al 92,5%, il picco viene registrato tra gli utenti di età più avanzata, tra i 35 e i 44 anni, con una media d’uso del 93,4%. Intuibili i principali motivi legati alla perenne necessità di rimanere connessi: 95,2% per le chat, 94,9% per i social e solo un 82,2% per la navigazione generica sui browser.

Digital Detox

Proprio per questi motivi, accantonare per un po’ i dispositivi elettronici può donare al nostro cervello un po’ di meritato benessere e riposo.

La pausa consente di rallentare e comprendere come stiamo vivendo e gestendo la nostra vita.

Questo è sostanzialmente il digital detox che ci viene in soccorso. Ma ciò non significa eliminare il digitale dalla vita, bensì trovare la giusta misura nella vita.

Usare sì la tecnologia, ma senza esserne così strettamente dipendenti.

Quella che abbiamo sviluppato nei confronti della nostra connessione al mondo digitale è una specie di dipendenza, che spesso viene alimentata dal nostro stesso modo di lavorare, ma anche dal modo in cui passiamo e impieghiamo il nostro tempo libero. 

 

Ricordate, non è mai troppo tardi per “smettere”!

Come la stacchiamo sta spina?

Le alternative per staccare dalla solita routine lobotomizzata digitale sono molte.

Una rilassante passeggiata all’aria aperta in una bella giornata di sole, porta benefici fisici e psicologici davvero notevoli, aiutando a ridurre la tensione, a regolare il sonno e a mantenersi in forma.

Oppure prendere in considerazione l’idea di partecipare a fiere, eventi o, in alternativa, a qualche attività a sfondo culturale come la visita a musei o mostre.

Anche leggere un bel libro in terrazzo o in giardino può fare la differenza.

Se proprio non hai molto tempo libero, prova almeno a seguire questi piccoli consigli, sforzandoti di metterli in pratica anche se sei in crisi d’astinenza:

 

  • Disconnettersi ed evitare completamente i social media. 
  • Non leggere le news online. Compra il giornale se proprio vuoi tenerti informato.
  • Non usare internet per intrattenimento. Non navigare sul web, YouTube, niente blog, newsletter, ecc. Puoi guardare TV/ film in streaming come eccezioni.
  • Limita drasticamente l’uso delle email. Accedi almeno ogni 2 ore e se riesci controllale solo da smartphone.

 

Riscopriamo il lusso delle vere interazioni umane, dell’inefficienza e, soprattutto, della noia.

Restare sconnessi per un po’, è un’ottima opportunità per riavvicinarsi in maniera diretta a parenti e amici, favorendo il dialogo e i rapporti interpersonali. Molto spesso ci rifugiamo dietro uno schermo, dimenticandoci delle persone che ci circondano, quando invece, restare sconnessi anche solo per qualche ora, potrebbe rivoluzionare il nostro modo di vedere le cose.

 

Viviamo ormai in un periodo storico in cui le nostre vite, anche nel tempo libero, sono diventate una serie di momenti da comprare e vendere, alla continua ricerca di una crescente quanto inutile efficienza, in una infinita catena di profitto. Un periodo storico in cui non siamo più completamente padroni del nostro tempo e nemmeno della nostra soglia dell’attenzione.

L’imperativo è riprendere in mano la propria vita e rinnovarsi e rigenerarsi. Allontanare le distrazioni e ritrovare la felicità.

Vuoi una mano per uscire da Zombieland?

 

Contattaci e ti aiuteremo a… NO!!! Oh mio dio… sono riusciti ad entrare! AAAAAARGH!!! AIUTOOOOO!!!

Mmmmmm… buono cervello…

Carlo Simonetti

Carlo Simonetti

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Nagency è l’agenzia di comunicazione integrata di Roma.
E cioè?
E cioè facciamo tante cose per i nostri clienti: siti web, gestione social, grafiche e loghi. Insomma grazie al nostro team di professionisti vari riusciamo ad offire un servizio di comunicazione a 360° e riusciamo a gestire tutto il processo dall’inizio alla fine!

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