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L’importanza del rebranding per le aziende. 5 esempi famosi

Rebranding or not rebranding?
This is the question!

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Si dice che le donne quando vogliono cambiare e dare un taglio al passato si taglino i capelli o cambino look. Questo vale anche per i brand o i marchi famosi, ma ovviamente non succede perchè si lasciano con i propri partner (oddio, a volte sì) ma perchè il mondo, la società o il loro target che lo richiede.

Il rebranding è, semplificando, un cambio soft o radicale del “LUK” di un’azienda spesso nel nome, nel logo o nei colori che accompagnano lo caratterizzano. Se volete lo definiamo tecnicamente come lo definisce Wikipedia (ma tanto in soldoni è quello che abbiamo scritto sopra!):

“Il rebranding è un processo per cui un prodotto o un servizio sviluppato e distribuito con un nome, un marchio, una marca o sotto il nome di una ditta, viene reimmesso nel mercato sotto un altro nome o una diversa identità. “

Se per esempio il 2019 fu l’anno del rebranding della gran parte dei brand di moda (che decisero, con una mossa furbissima, di fare tutti i loghi uguali), il 2021 è, a occhio e croce, l’anno del rebranding delle case automobilistiche.

Perchè? Non perché sono tutti impazziti ma semplicemente perchè il 2021 è l’anno dell’elettrico, una svolta epocale per il settore automotive e per questo motivo gran parte dei brand ha rivisto il proprio logo in questa prospettiva. 

Ma il settore automobilistico non è l’unico ad essere stato colpito dalla Sete di rebranding: tantissimi sono i marchi che dall’inizio del 2021 hanno cambiato la loro immagine.

Concetto di Sete di Rebranding

Vi presentiamo 5 loghi che sono rappresentativi dei trend del 2021, tra cui spicca l’abbandono del tridimensionale a favore della bidimensionalità

Il 2d diventa un elemento necessario per trasporre i loghi in tutti i supporti digitali immaginabili. Cercare di vedere un logo 3D su  dispositivi mobile effettivamente inizia a diventare un’impresa titanica, mentre invece farli FLAT rende il tutto molto più facile.

Un’altra caratteristica, figlia sempre della molteplicità dei dispositivi, è l’utilizzo di font senza grazie che risultano più leggibili sui dispositivi. 

 

Infine le Cromie e i Gradienti (tipo il loghetto di Instagram per intenderci): in soldoni è successo che tutti i loghi si stanno uniformando e si sta prediligendo lo stile minimale ma i creativi hanno capito che così poi risulta un po’ troppo piatto. Quindi spesso applicano ai loghi sfondi superfluo, oppure gradienti e sfumature che rendono meno piatto il logo!

Senza tediarvi ulteriormente passerei agli esempi, ma  se avete intenzione di dare una rinfrescata al vostro logo o alla vostra brand identity, fatelo adesso e affidatevi a chi ne capisce e sa cogliere le tendenze del momento, tipo noi!

Di seguito 5 esempi di rebranding.

1. Alitalia…emh ITA AIRWAYS:

Ha fatto molto parlare di sé il rebranding di Alitalia e a parer mio direi anche a ben vedere. Effettivamente la cosa che più disturba non è tanto il logo (non calcolando la prima versione in cui sembrava quello delle ferrovie) che mantiene il legame con il passato, in cui la sinuosità del font utilizzato richiama l’aria (questa è una mia interpretazione), quanto la nuova veste grafica dei poveri aerei: azzurri con un bel tricolore sulla punta. Della serie “L’italia agli italiani!”

In foto, la presentazione di Ita Airways

Fonte: ilmessaggero.it

Della serie “L’italia agli italiani!”

2. KIA Motors:

Effettivamente le automobili di KIA sono sempre state brutte (non usiamo perifrasi, so’ brutte) e con dei nomi che ci facevano sorridere (cito: sorrento, india, rio, picanto) ma stavolta qualcosa di bello lo hanno fatto: il nuovo logo! 

Esteticamente convince (anche se io a stento riconosco le lettere), è ispirato ad una firma a mano, le lettere sono formate da un tratto unico e la grafica diventa più essenziale.

Il pay off Movement that inspires, ovvero movimento che ispira, indica un marchio pronto ad affrontare le nuove sfide. E speriamo a lavorare sul nome delle sue automobili!

3. Canva:

Se non conoscete Canva allora non sapete praticamente nulla di Comunicazione! Scherzo, si tratta di uno strumento fighissimo per fare delle grafiche carinissime che potete usare per mille cose: post social, biglietti di compleanno, poster etc. 

Anche Canva si è rifatto il look passando a questa sfumatura di colore nella scritta e nel logo dell’app.

Oma siba le le sul Canva!

4. BURGER KING

Casca nella morsa del Rebranding anche BK, passando anche lui ad uno stile più Flat. Comunque a un certo punto a me paiono tutti uguali questi loghi, non trovate? Il panino è piatto e in mezzo una scritta Burger King senza infamia e senza lode.

Non mi convince, anche se segue le regole del mercato!

5. Costa Crociere

Cambio di Rotta (capito il gioco di parole si!?) per Costa Crociere, che toglie le navi dal logo (eccerto dopo l’affaire Schettino almeno camuffano un po’) e lascia solo la sua famosa C, tratto distintivo da sempre della Compagnia. La lettera risulta composta ora da due blocchi e due colori (giallo e blu) che  vogliono rappresentare il mare e la terra che si uniscono, appunto nella crociera, per creare un’esperienza fantastica!

Come direbbe Verdone “In che Senso!?”

Federica Ceccarelli

Federica Ceccarelli

Anni: 36. Ruolo: Responsabile Area Web e Digital. Dicono di lei: forgiata nell’acciaio di Galliria. Citazione preferita: una puzzafera è per sempre.

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Nagency è l’agenzia di comunicazione integrata di Roma.
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E cioè facciamo tante cose per i nostri clienti: siti web, gestione social, grafiche e loghi. Insomma grazie al nostro team di professionisti vari riusciamo ad offire un servizio di comunicazione a 360° e riusciamo a gestire tutto il processo dall’inizio alla fine!

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