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5 social media trend da tenere d’occhio

Ciao amico Nagencyano,

ci ritroviamo su questi schermi perchè, come sempre, so che tutto ciò che scrivo è maledettamente utile per te.

Pensa, oggi pomeriggio avevo proprio voglia di andarmi a fare un bel massaggio ai piedi, ma poi mi sono detta:

 

“Come farà il nostro amico Nagencyano a organizzare il suo lavoro senza un fantastico articolo sui social media trend del 2022?”

Per cui ho scelto di ascoltare il grillo parlante dentro la mia testa ed eccoci qua, sono pronta ad aiutarti.

 

Ricorda, però, che mi devi un massaggio ai piedi!

Inutile dirti che, quando parliamo di social, l’unico trend che non muore mai è che Zuckerberg tirerà fuori una delle sue “boiate” per farci impazz…ehm, scusami.

Dicevo, l’unico trend che non morirà mai è METTERE AL CENTRO IL CONSUMATORE.

Hai quindi l’arduo compito di spiegare ai tuoi clienti che si vabbè, bella la foto delle calze autoreggenti per gatti che vogliono vendere, ma continuare a usare i social solo per promuovere il proprio prodotto non è di nessuna utilità per gli utenti. L’unico acquisto che otterranno sarà quello della mamma del gatto, forse. 

 

Tenendo bene a mente questo concetto, adesso ti introdurrò nel magico mondo dei trend che tutti coloro che vogliono fare dei social uno strumento promozionale dovranno tenere d’occhio quest’anno.

1. VIVA TIKTOK, ABBASSO INSTAGRAM

Amico caro, quest’anno non potrai scappare dal social network Made in China che ha scalato le classifiche diventando secondo, per numero di iscritti, solo a Facebook.

 

Con i suoi 3 miliardi di download nel mondo ormai l’ascesa di questa piattaforma è paragonabile solo a quella dell’ultimo singolo dei Maneskin

Fonte: Giphy

Perchè dovresti usarla? Perchè su questa piattaforma le aziende che sapranno raccontarsi scegliendo di mostrare il loro lato più creativo, potranno trovare una community fidelizzata e costruire una reale relazione con i propri utenti.

 

È quindi veramente giunto il momento di fare quello sforzo in più e iniziare a pensare “out of the box”, perchè dire fuori dagli schemi ormai è da poveracci!

 

Ricorda: storytelling e contenuto creativo sono i due elementi chiave da tenere sempre presenti (ho già detto che bisogna essere creativi?)

2. SE CONTENT IS KING, VIDEO IS CROWN (passatemela và)

Fonte: Giphy

Che tradotto significa? Significa che se fino ad oggi hai “provato” a inserire i video nella tua programmazione social è arrivato il momento di mettere da parte i timidi tentativi.

 

Sapevi che le statistiche dicono che l’84% dei consumatori ha affermato che guardare il video di un brand li ha convinti ad effettuare un acquisto?  

(FONTE: Report Talkwalker)

Hai capito che occasione ti stai perdendo vero?

I video, così come le live, hanno il potere di coinvolgere in maniera importante l’utente e anche di facilitare l’interazione. 

 

TikTok ha praticamente fatto degli UGC (user generated content) il suo elemento principe. Facebook ha deciso di seguire la scia del social media cinese, premiando i contenuti video brevi, divertenti e informativi..

 

Il Mega Direttore Galattico di Instagram, Adam Mosseri, ha dichiarato che i video sono il contenuto preferito dagli utenti e che la piattaforma subirà dei cambiamenti nell’ottica di valorizzare il contenuto video.

 

Bisogna quindi che professionisti e aziende trovino un modo divertente di raccontarsi attraverso questo nuovo formato.

(FONTE: Ninja Marketing)

Fonte: Giphy

Hai ancora dubbi?

Se vuoi possiamo scomodare Sergione dal Quirinale e possiamo fartelo dire anche da lui, magari ti fideresti di più!

3. SOCIAL SELLING E INFLUENCER MARKETING

Ti vedo con quell’aria tra l’ironico e il saccente mentre esclami: “Sboo, sai che novità!”

 

Aspetta a dirlo: è chiaro che l’influencer marketing non è una cosa nata ieri, ma esiste dai tempi della Pangea.

Quello che possiamo considerare un trend per il 2022 è l’ascesa dei micro e nano influencer che no, non sono gli influencer amici di Biancaneve. 

Fonte: Giphy

Prima di acquistare un prodotto, la maggior parte degli utenti non ricerca più informazioni solo su Google, ma anche sui social.

 

Parte la caccia alla recensione e ai consigli,sempre più spesso considerati affidabili e veritieri quando sono forniti da persone percepite come più vicine per linguaggio o stile di vita.

 

Ecco perché ci si affida ai micro e nano influencer: si ha la percezione che il consiglio di acquisto non venga direttamente da un brand ma venga fornito da un “amico” di cui ci si può fidare ciecamente. 

 

Questo elemento ha anche molti vantaggi: dato che non tutte le aziende hanno il budget di Corona e possono permettersi di ingaggiare Snoop Dogg per una campagna pubblicitariaè chiaro che la collaborazione con influencer più piccoli porterà diversi vantaggi. 

 

In particolare ci sono due elementi positivi:

  •  l’azienda avrà costi più contenuti e la possibilità di sviluppare un rapporto duraturo e proficuo con l’influencer
  •  l’influencer, che ormai oggi si distingue ben poco dal content creator, viene premiato – anche economicamente- per la sua capacità di creare contenuti funzionali per il brand, ma in grado di coinvolgere attivamente una nicchia precisa di utenti.

 

Chissà che faccia faranno adesso quelli che hanno comprato i follower per aumentare i numeri del proprio profilo.

 

Ciaoneeeee!

4. C’ERA UNA VOLTA LA REALTÀ VIRTUALE, ORA SI CHIAMA METAVERSO

Ricordi la sensazione che hai provato quando hai finito di vedere l’ultima stagione di Black Mirror?

Io me la ricordo: un misto fritto di stupore, incredulità, ammirazione, ma soprattutto la ferma convinzione che per arrivare ai quei livelli tecnologici ci avremmo messo anni. Tanti anni.

 

Ebbene, il mio amico Zucky sembra abbia colto questo mio pensiero e si sia mosso in fretta e furia per smentirmi.

Et voilà, ecco il METAVERSO!

Fonte: Giphy

Lo so che ad oggi sembra una cosa da super ricchi e infatti solo i grandi brand al momento sembra stiano acquistando degli “spazi” in questo mondo virtuale. Quello a cui dovremo abituarci è che, probabilmente a breve, questi spazi diverranno accessibili per tutte le aziende e soprattutto per tutti gli utenti. 

 

Amico caro è una cosa con cui dovrai fare i conti come fece San Matteo con gli “evasori fiscali”: ormai non si tratta più solo di una roba per nerd smanettoni che passano il sabato sera a giocare a Fortnite. Devi iniziare a capire come farai a trasformare i tuoi prodotti e servizi in un qualcosa che le persone acquisteranno nella realtà aumentata.

 

Metti in moto la tua fantasia e inizia a studiare una strategia và!

5. GLI ULTIMI (SOCIAL) SARANNO I PRIMI

Fino a qualche anno fa si diceva ironicamente (ma manco tanto): 

 

“Se non sei su Facebook non esisti”.

 

Poi la palla è passata ad Instagram e se il tuo profilo non aveva almeno 174 miliardi di follower la tua credibilità era pari a quella di un ubriacone che dopo una sbornia afferma di non voler più bere un goccio d’alcol.

 

Questi erano gli unici due social media in grado di catalizzare l’attenzione di tutti gli utenti, e quindi degli investitori.

Oggi la partita invece sembra giocarsi su piattaforme diverse: TikTok, Snapchat, Pinterest acquisteranno sempre più terreno tra i marketers, che veicoleranno una parte dei loro investimenti in ADS proprio su queste piattaforme. 

 

So che ti suona strano come la Nona di Beethoven suonata da un gruppo di asiatici vestiti da Elvis Presley!

Il fatto è che, almeno in Italia, le aziende che hanno capito il potenziale di queste piattaforme non sono ancora molte.

 

Oggi si parla di “coinvolgimento omnicanale degli utenti” ossia di un percorso in cui il confine tra esperienza d’acquisto offline ed online si assottiglia notevolmente. È quindi bene che chi investe in pubblicità tenga conto di questo aspetto.

 

Investire in ADS su Pinterest o Tik Tok significa investire su social che riescono ad ottenere un alto tasso di coinvolgimento di un pubblico specifico presso il quale avremo anche una maggiore percentuale di visibilità essendo basso il numero degli investitori.  Si può chiedere di meglio?

 

Diventa quindi fondamentale, anche nel 2022, non solo prevedere un budget da investire nei social media, ma investire nella giusta piattaforma e adattare ad essa il proprio linguaggio. 

Ricorda: più sarai bravo a non far percepire al tuo pubblico che quello che sta guardando è un video sponsorizzato, maggiori saranno le tue probabilità di successo.

 

Quindi, come direbbe Icaro, facciamo volare il nostro brand su queste nuove piattaforme (ma occhio a non bruciarti!)

Fonte: Giphy

CONCLUSIONI

Amico Nagencyano, siamo giunti al termine di questo viaggio – perché dire articolo suonava troppo poco poetico.

 

So che non vedi l’ora che arrivi il prossimo anno solo per poter leggere l’articolo sui “social media trend del 2023” perciò ti dò qualche idea su come ingannare l’attesa:

 

  • Apri una bella bottiglia di vino rosso.
  • Versati un bel bicchiere.
  • Apri Instagram.
  • Metti il follow alla pagina di Nagency e clicca sulla campanella in alto a destra.

 

In questo modo sarai sempre al passo con i tempi e non ti perderai nessun aggiornamento, neanche quelli del 2023!

Fonte: Giphy

Roberta Zingaretti

Roberta Zingaretti

Ruolo: Project Manager. Pregi: loquace, metodica, organizzata.

Chi siamo

Nagency è l’agenzia di comunicazione integrata di Roma.
E cioè?
E cioè facciamo tante cose per i nostri clienti: siti web, gestione social, grafiche e loghi. Insomma grazie al nostro team di professionisti vari riusciamo ad offire un servizio di comunicazione a 360° e riusciamo a gestire tutto il processo dall’inizio alla fine!

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