Oggi è iniziato il calvario di tutti gli studenti italiani: la maturità.
Le tracce della prima prova sono già uscite, perciò noi di Nagency abbiamo deciso di non ripetervele per la millesima volta, ma di far rilassare questi baldi giovani ansiosi raccontando gli strafalcioni più assurdi degli studenti approdati (forse per sbaglio) alla maturità.
Cominciamo con il tema scienza rivisitata, un nuovo punto di vista scientifico che ha portato uno studente a dire che sotto sforzo i muscoli producono latte. Grazie dal team di Nagency, caro studente, ora sappiamo che possiamo evitare di andare a comprare mozzarelle e latticini al supermercato.
Continuiamo la nostra camminata della vergogna in ambito letterario, scoprendo che I Promessi Sposi erano in realtà una coppia aperta: Renzo e Lucia, Renzo e Giulietta, Lucia e Romeo.. Insomma, si davano da fare e forse abbiamo capito cosa intendeva Rino Gaetano con la sua canzone Nel letto di Lucia!
Arriviamo così alla materia più snobbata da moltissimi studenti: storia. A che serve conoscere la storia se tanto ormai è passata?. Non avete mai sentito una frase del genere? Sappiamo noi a cosa serve la storia: a superare decentemente l’esame di maturità e poi, se vogliamo essere più filosofici, ad imparare dagli errori dell’uomo per non ripeterli mai più (aah, se non fosse un’utopia!).
Ad ogni modo rileggendo vecchi libri, lo studente medio ha scoperto che non solo durante la Seconda Guerra Mondiale ci fu lo sbarco in Lombardia, ma che la Grande Guerra si combatté con le navicelle spaziali a mo’ di Star Wars.
Dalla Lombardia ci spostiamo a Napoli, dove troviamo il famosissimo vulcano Vaticano, protagonista dell’offensiva canzone Oh Vaticano, lavali col fuoco, cantata in onore della fraternità tra regioni italiane.
Forse è il caso di fermarci qui, ribadendo che, ogni giorno, in Italia, un uomo napoletano si sveglia e sa che dovrà correre più della lava del Vaticano per sopravvivere.
Speriamo di aver aiutato gli studenti italiani a rilassarsi facendoli ridere, ma soprattutto speriamo che le navicelle spaziali della Seconda Guerra Mondiale possano essere usate in futuro come mezzi di trasporto.
