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You: basta una serie tv per impostare la privacy nel proprio account social

Avete visto You?

È una serie tv targata Netflix che racconta vita e pensieri di uno stalker e della sua vittima. La serie in sé e per sé è “carina” (se così può essere definita) ma ciò di cui vogliamo parlare oggi è l’insieme di paranoie che sono nate dalla visione della serie.

Avete presente quando, dopo una puntata di Black Mirror, avete sentito la necessità di mettere un pezzo di carta sulla webcam del vostro pc per non essere spiati?

Ecco, parliamo più o meno di questa sensazione ma questa volta ci riferiamo alla serie You ed al ruolo fondamentale dei social media nello sviluppo della trama.

Perciò non perdiamo altro tempo, entrate insieme a noi in un vortice di ansia e paranoia e soprattutto:

Lasciate ogni speranza di non trovare spoiler, o voi che entrate in questo articolo!

Cominciamo proprio dalla prima puntata di You, dove il protagonista Joe Goldberg incontra una ragazza nella libreria dove lavora.

Tutto nella norma, capita a tutti di incontrare persone no?

Tutto nella norma un cavolo!

Questo si vede passare davanti quella che per lui è una gnoccona, si fa mille pippe mentali sul fatto che sta cercando le sue attenzioni e nel momento in cui lei (ah sì, lei si chiama Beck, ma solo per gli amichetti) gli passa la carta di credito per pagare il libro che sta comprando, allora significa che la povera ragazza desidera ardentemente farsi cercare sui social.

Parte così un monologo su come il fatto che Beck abbia i propri profili Instagram e Facebook aperti al pubblico significhi che la ragazza sia costantemente in cerca di attenzioni e che, come dice lo stesso Joe, vuole essere vista.

Ora, potremmo iniziare un lungo, lunghissimo discorso sul fatto che i social media siano delle vetrine dove mostrare al mondo che cosa si è mangiato a pranzo, il proprio cane, i gattini (soprattutto i gattini), etc… Ma non vogliamo divagare, perciò diremo solo che una persona è libera di impostare il proprio account come pubblico, sta di fatto, però, che deve sapere di essere alla mercé di tutti, anche di uno stalker.

Ad ogni modo, il punto non è: “dovete avere un account privato, altrimenti vi stalkerano e poi vi uccidono quando scoprite che il vostro ragazzo tiene le vostre mutandine sporche come ricordo di una favola d’amore chiusa in una scatola!”.

Il punto è che, magari, dovreste fare più attenzione nel gestire il vostro profilo e ve lo dico perché io personalmente non sono stata presa di mira da uno stalker, ma sono bastate le attenzioni di mia madre su Instagram per farmi capire a cosa vado incontro lasciando il profilo Instagram pubblico.

Beh, non vi dico altro, tanto ho già spoilerato la maggior parte dei colpi di scena di questa serie tv.

In attesa della seconda stagione, noi di Nagency vi auguriamo tutta la privacy del mondo ed ovviamente…
Tante care cose!

Giulia Simone

Giulia Simone

Chi siamo

Nagency è l’agenzia di comunicazione integrata di Roma.
E cioè?
E cioè facciamo tante cose per i nostri clienti: siti web, gestione social, grafiche e loghi. Insomma grazie al nostro team di professionisti vari riusciamo ad offire un servizio di comunicazione a 360° e riusciamo a gestire tutto il processo dall’inizio alla fine!

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