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Sulla Mia Pelle: da oggi al cinema e su Netflix

Da oggi sarà disponibile su Netflix e nelle sale cinematografiche Sulla Mia Pelle, il film che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi.

Perché ne parliamo?

Il team di Nagency solitamente punta ad argomenti più divertenti per i suoi articoli, ma oggi preferiamo ricordarvi un evento che, pur non essendo un film di Jerry Calà, serve agli italiani per ricordarsi di un ragazzo qualunque che un giorno è venuto a mancare durante una custodia cautelare.

Il film, come probabilmente già saprete, ha fatto scalpore e continuerà a farne per un po’, dati alcuni avvenimenti legati all’uscita della pellicola. Ricordiamoci che l’intento del regista è quello di mostrare una versione imparziale della vicenda legata al giovane Cucchi ed alla sua famiglia. Forse ciò non è avvenuto o forse sì, e nel frattempo la Polizia di Stato ha dichiarato di ritenere la pellicola “diffamante”.

Come essere imparziali su questo tema, probabilmente, ce lo siamo chiesti tutti, ma andiamo avanti e parliamo di social

Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte… e non si sta parlando di pugni o percosse, ma di pura e semplice ignoranza. Perché il male, si sa, solo dall’ignoranza può scaturire.
Mi spiego meglio. Cercavo informazioni recenti sull’uscita del film quando mi sono imbattuta in uno spiacevole post pubblicato su Facebook dal poliziotto Mauro Maistro “sulla pelle dei poveri diavoli che hanno avuto la sfiga di incrociarti loro malgrado ci fanno i soldi sorella e parenti… avvocato e regista…. la celebrazione di una persona che non valeva poco da vivo e che da morto è diventato un affarone… se lo trovo su Sky disdetto l’abbonamento”.

Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese…e così, tra un verso e l’altro di De André e le parole del Sig. Maistro, mi sento in dovere di polemizzare riguardo all’atto del giudicare, sempre più facile da compiere, specialmente quando sui social dilaga la piaga, non più solo dei cinquantenni, ma degli analfabeti funzionali e dei giudici improvvisati.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone… Forse l’autorizzazione per proiettare Sulla Mia Pelle al Pratone dell’Università La Sapienza. Parlo della recente scomparsa su Facebook di tutti gli eventi che avevano come intento la proiezione del film al di fuori di quelle organizzate dalla Produzione, tra cui quello creato dalla stessa Università. Alla vista della scomparsa dei propri eventi, tutti, compresa la sorella di Stefano Cucchi, hanno inizialmente pensato ad un boicottaggio. In realtà, pare che la proiezione del film possa avvenire solamente con il consenso della Produzione, oppure nei mesi successivi l’uscita della pellicola, come specificato dalla legge sul copyright. Vederci del marcio o meno resta sempre una vostra scelta.

Tante le grinte, le ghigne, i musi, vagli a spiegare che è primavera… e tra i musi e le ghigne di queste settimane, sui social e non, non ci resta che guardare il film ed aspettare la fine per essere giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.

Per oggi il Team di Nagency si ferma qui, anzi, a questo punto finiamo in bellezza:

Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.
Giulia Simone

Giulia Simone

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