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More followers, more piatti gratuiti: al ristorante This Is Not a Sushi Bar di Milano paghi il conto in base ai followers

Siamo arrivati fino a questo punto, dico io? Pare che in un ristorante di Milano, il This is not a sushi bar, il conto si paghi in base ai propri follower. Non vi sembra un possibile episodio della serie tv Black Mirror?

La realtà dei fatti è che questo ristorante esiste realmente ed oggi Nagency vuole raccontarvelo, perché che siamo social si sa, ma quanta bellezza, quanta promiscuità (nonostante non sia una fan sfegatata dei Thegiornalisti, questa frase ci stava bene).

Ad ogni modo, vi starete chiedendo come funziona questo pagamento in base ai follower e perciò vi spieghiamo questo inquietante quanto geniale meccanismo:

Una volta ordinata la prima portata si scatta una foto al piatto o al locale, la si pubblica in un post su Instagram e si tagga il profilo ufficiale della catena del ristorante utilizzando un apposito hashtag.

Arrivati alla cassa si faranno i veri e propri conti e così chi viene seguito dai mille ai 5mila follower otterrà un piatto gratuito, che diventeranno due con follower che vanno dai 5mila a 10mila, quattro dai 10mila a 50mila, otto se il numero dei follower va dai 50 ai 100mila.

Ma non finisce qui: se i follower superano i 100mila, la cena viene completamente offerta.

Bello, bello in modo assurdo, ma chi ce li ha tutti questi follower? Ma soprattutto, qualcuno ha pensato a quei poveri Social Media Manager che trascurano il proprio profilo Instagram per curare quello dei propri clienti?
Evidentemente no, dunque grazie.

A questo punto non ci resta che parlare della genialità di questa iniziativa, anche se me la sono legata al dito per la questione dei Social Media Manager.

Comunque, la genialità sta in pochi semplici accorgimenti:

1) La foto che verrà pubblicata non sarà una delle tante stories, bensì un post che rimarrà sul proprio profilo per un po’ (almeno finché non pagherete il conto).

2) I tanto amati (ancora non si sa da chi) influencer condivideranno la foto sul proprio profilo Instagram, pubblicizzando al meglio il ristorante.

Dunque, per concludere, possiamo dire che se non sei “gonfio” di follower puoi mangiarti un kebab e berti una birra dal kebbabaro sotto casa, mentre se sei un influencer dovresti vergognarti per il semplice fatto che NON stai pagando ciò che mangi in base a quanta gente NON ha ancora capito che fai nella vita.

Per oggi Nagency conclude qui. Noi, dato che siamo gente seria, ci portiamo il pranzo da casa in mini contenitori utili a contenere solo i 50 gr di pasta integrale di Federica. A noi piace così.

Tante care cose!
Giulia Simone

Giulia Simone

Chi siamo

Nagency è l’agenzia di comunicazione integrata di Roma.
E cioè?
E cioè facciamo tante cose per i nostri clienti: siti web, gestione social, grafiche e loghi. Insomma grazie al nostro team di professionisti vari riusciamo ad offire un servizio di comunicazione a 360° e riusciamo a gestire tutto il processo dall’inizio alla fine!

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