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I Stefano Tesoni ed Emanuele Salè, le due menti, a voler essere generosi, dietro l’agenzia di comunicazione più originale di Roma, Nagency. Esattamente chi siete?
S Grazie per la splendida presentazione. Bella e originale la domanda, a metà tra Kant e Marzullo. Nagency è un’agenzia di comunicazione integrata.
I Ok, ma che vuol dire?
E È la stessa domanda che mi fa sempre mia madre: significa che offriamo servizi di comunicazione singoli o più ampi. Insomma, ci piace tanto lavorare sui progetti complessi.
I E che sono i progetti compressi?
E
Ho detto COMPLESSI, con la ELLE, comunque sono quei progetti in cui possiamo occuparci del cliente dall’inizio alla fine, fornendogli un servizio completo: progettazione grafica, realizzazione sito web, azioni di marketing, gestione social, SEO, etc. Abbiamo una sezione intera del sito dedicata a raccontare tutti i servizi che offriamo.
I Va bene, va bene, non fare il pignolo. Torniamo a voi: come siete nati? Come vi siete conosciuti?
SDunque, siamo nati nel 2016 a seguito di un aperitivo al Pigneto finito in vacca, dopo il quale ci siamo ritrovati davanti al notaio senza neanche accorgercene. Senza l’aiuto di Davide Campari chissà se Nagency sarebbe nata lo stesso.
I Da quanto tempo vi conoscete?
S
Mah, lavoriamo insieme da circa 15 anni, abbiamo iniziato in una società di comunicazione che si occupava di bla… bla, poi dopo bla… bla, alla fine abbiamo deciso che bla… bla e dopo quell’esperienza bla… bla, abbiamo creato, finalmente, Nagency.
I E ora come vanno le cose?
E Tutto bene, tu?
I Mi prendi in giro?
E Sì ma hai cominciato tu con quella domanda idiota!
I Ma no, volevo sapere come vanno gli affari e come è cresciuta la vostra creatura che, se ho fatto bene i calcoli, ha 5 anni, giusto?
E Esatto, hai fatto il liceo scientifico? Siamo partiti in due, in un garage a Portonaccio, nella Silicon Valley romana, ora possiamo contare su circa 12 collaboratori stabili e un numero variabile di professionisti che coinvolgiamo di volta in volta, a seconda delle esigenze del momento. Abbiamo circa una cinquantina di clienti, di tutti i tipi e le taglie, a cui sempre vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
I Però, chi l’avrebbe mai detto guardandovi in faccia! E quanto fatturate?
S Ma guarda che sei sfacciato, fatti i ca****ci tuoi!
I Ok, domandare è lecito… Cosa prevede il vostro futuro?
S Eh, bisognerebbe chiedere a Branko! Diciamo che i nostro obiettivi, in sintesi, sono: crescere ancora, diventare un riferimento costante per gli appassionati di comunicazione e non perdere mai il nostro spirito.
I Comunque, se anche lo perdeste, al supermercato costa pochi centesimi.
S Ma cosa?
I Lo spirito!
S Io ti denuncio!
I Eeeh, come ti scaldi per così poco. Il vostro slogan è: un altro punto di vista. Perché?
E Ogni volta che mi fai una domanda mi sembra che tu mi stia insultando. In ogni modo, il nostro payoff è “un altro punto di vista” perché cerchiamo di avere un approccio diverso, un differente modo di osservare il mondo e di interagire con esso.
I Cosa vi piacerebbe consigliare ad un ragazzo che voglia diventare un imprenditore digitale?
S Cambia idea, buttati in un’attività illecita ed immorale, tipo il giornalista di Studio Aperto.
E Bevi tanto e non smettere mai di provarci, cioè di provare a cambiare lavoro.
I E dopo questo bellissimo momento motivazionale ringrazio Stefano Tesoni ed Emanuele Salè per averci raccontato della loro creatura: Nagency, l’agenzia di comunicazione più imprevedibile del Mediterraneo.
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